I Bronzi di Riace dal mare dell’antica Kaulonía: una conferenza a Firenze

I Bronzi di Riace ultimamente sono tornati in auge come grandi protagonisti della scena culturale italiana, grazie al loro recente ritorno, dopo il restauro, nella loro sede nel rinnovato Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Noi a Firenze siamo molto legati ai due Bronzi, in quanto proprio qui, presso il Centro di Restauro della Soprintendenza archeologica della Toscana, essi ricevettero i primi restauri dopo la loro scoperta e qui, presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, furono esposti per la prima volta, come vi abbiamo recentemente raccontato.

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Così, in occasione della conclusione della mostra “Kaulonía, la città dell’amazzone Clete” inaugurata il 12 dicembre 2013 nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze, sabato 8 marzo alle ore 10 nella Sala Verde di Palazzo Incontri, in via de’ Pucci, 1, a Firenze il Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, terrà la conferenza “I Bronzi di Riace dal mare dell’antica Kaulonía. Dal restauro fiorentino alla ricollocazione nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria“: le due celebri statue furono infatti rinvenute nello specchio di mare antistante Riace il 16 agosto 1972. La moderna cittadina di Riace, infatti, si trova pochi km a sud della colonia greca di Kaulonía, già identificata alla fine dell’800 dall’archeologo Paolo Orsi nel sito dell’attuale Monasterace Marina (Reggio Calabria). Secondo il mito, proprio su questa spiaggia, battuta da un mare impetuoso, una tempesta avrebbe sospinto l’amazzone Clete, nutrice della regina delle Amazzoni Pentesilea, mentre si recava a Troia a recuperare il corpo della sua signora, uccisa da Achille.

La conferenza sarà introdotta da Andrea Pessina, Soprintendente per i Beni Archeologici della Toscana, che ricorderà brevemente gli interventi fiorentini di restauro e la prima esposizione al pubblico dei due bronzi nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Lucia Lepore, Direttore degli scavi condotti dall’Università degli Studi di Firenze a Monasterace Marina, chiuderà l’incontro con un intervento sul tema
“Il mare distrugge, il mare restituisce”.

Vi aspettiamo numerosi!

15/12/1980: i Bronzi di Riace esposti a Firenze

È di pochi giorni fa la notizia del trasferimento dei Bronzi di Riace dal palazzo del Consiglio Regionale della Calabria, dove erano “provvisoriamente” collocati (in una poco elegante posizione supina) dal 2009, alla loro definitiva sede nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. È di ben 33 anni fa, invece, l’inaugurazione di una mostra fiorentina che suscitò grande clamore: dopo un ricovero presso il Centro di Restauro di Firenze durato ben cinque anni, i Bronzi venivano mostrati al pubblico in tutto il loro ritrovato splendore presso il Museo Archeologico.

La coda fuori dall'ingresso del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, 1980-1981. Foto: Archivio Fotografico SBAT
La coda fuori dall’ingresso del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, 1980-1981. Foto: Archivio Fotografico SBAT

La mostra, che in sei mesi vide passare quattrocentomila visitatori, fu in grado di suscitare la curiosità della folla oltre che degli studiosi e specialisti del settore.

La folla davanti all'ingresso del Museo Archeologico Nazionale di Firenze per la mostra "I Bronzi di Riace". Foto: Archivio fotografico SBAT
La folla davanti all’ingresso del Museo Archeologico Nazionale di Firenze per la mostra “I Bronzi di Riace”. Foto: Archivio fotografico SBAT

Allestita negli ambienti del Salone del Nicchio, consentì di riaprire momentaneamente l’accesso ad un settore del Museo che era stato travolto dall’alluvione, negli anni poi saltuariamente utilizzato per esibizioni temporanee prima del definitivo ripristino nel 2006. Come alcuni tra gli assistenti alla vigilanza ancora ricordano, lunghe code di visitatori serpeggiavano davanti all’ingresso su Piazza SS. Annunziata per vedere i miracoli compiuti nei laboratori di restauro fiorentini.

I Bronzi di Riace nel loro allestimento in mostra al Salone del Nicchio del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, 1980 - Foto: Archivio Fotografico SBAT
I Bronzi di Riace nel loro allestimento in mostra al Salone del Nicchio del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, 1980 – Foto: Archivio Fotografico SBAT

Le due sculture, rinvenute nel 1972 e a più riprese restaurate e studiate, furono trasportate a Firenze nel gennaio del 1975, dove furono affidate alle cure dei due restauratori Renzo Giachetti ed Edilberto Formigli. Più di un anno fu necessario per completare la pulitura, mentre i dati tecnici relativi allo spessore, ai difetti di fusione ed al riempimento interno venivano acquisiti tramite l’uso delle radiografie. Successivamente i restauratori si resero conto che per arrestare i processi di corrosione si rendeva necessario lo svuotamento completo delle statue. Attraverso piccole aperture sulla testa delle sculture, tenute sospese, tramite strumenti meccanici appositamente ideati ed un continuo getto d’acqua i restauratori iniziarono lo svuotamento, illuminando l’interno con una piccola sonda. Per poter compiere l’operazione nel 1977 si rese però necessaria l’asportazione dei tenoni, ovvero le colate in piombo che, riempiendo i piedi fino alle caviglie, ne uscivano per poter assicurare le statue alla loro base, e la cui conservazione era necessaria per poter ricostruire l’eventuale collocazione antica dei bronzi.

Un momento dell'allestimento dei Bronzi di Riace a Firenze. Foto: Archivio Fotografico SBAT
Un momento dell’allestimento dei Bronzi di Riace a Firenze. Foto: Archivio Fotografico SBAT

Ultimato lo svuotamento poterono essere completate le operazioni di conservazione e nella primavera del 1980 i bronzi erano pronti per tornare in Calabria. Nell’attesa che fosse ultimata la sala del museo di Reggio cui erano destinati, si decise nell’autunno del 1980 di esporli momentaneamente a Firenze, accompagnati dall’illustrazione delle varie fasi di restauro. Inaugurata proprio il 15 dicembre 1980, l’esposizione si protrasse fino al 24 giugno 1981. Prima di tornare “a casa” i bronzi furono poi esposti fino al 12 luglio anche al Palazzo del Quirinale, dove richiamarono trecentomila visitatori in soli dodici giorni.

L'inaugurazione della mostra "I Bronzi di Riace" a Firenze, 15.12.1980. FOto: Archivio Fotografico SBAT
L’inaugurazione della mostra “I Bronzi di Riace” a Firenze, 15.12.1980. Foto: Archivio Fotografico SBAT

Le operazioni svolte a Firenze valsero alla Soprintendenza Archeologica della Toscana il riconoscimento del premio “Campione d’Italia per la promozione della Cultura e dell’Arte“, per aver reso “attuale l’antico” e fatto riscoprire “nella coscienza dell’uomo i valori perenni di civiltà”.

Il premio conferito alla Soprintendenza Archeologica per il restauro condotto sui Bronzi di Riace. Foto: Archivio Fotografico SBAT
Il premio conferito alla Soprintendenza Archeologica per il restauro condotto sui Bronzi di Riace. Foto: Archivio Fotografico SBAT

Da allora i Bronzi ne hanno fatta di strada; nuovamente restaurati negli anni Novanta, hanno poi atteso a lungo che fosse rinnovata la sala del Museo di Reggio che li ospitava. Oggi, sull’onda di una rinvigorita popolarità, fremono per l’imminente inaugurazione e siccome sono vecchi, sì, ma al passo coi tempi, cinguettano su Twitter…

Una conversazione su Twitter dei Bronzi di Riace
Una conversazione su Twitter dei Bronzi di Riace