MAF, sezione Etrusca e delle Antiche Collezioni

Il Museo Archeologico di Firenze fu inaugurato dal re Vittorio Emanuele nel 1870 nella sede del Cenacolo del Fuligno, presso il monastero di S. Onofrio in via Faenza, con una collezione di reperti etruschi, greci e romani derivanti dallo smembramento delle collezioni medicee e lorenesi degli Uffizi. Nella stessa sede già nel 1855 era stato allestito il Museo Egizio. L’incremento delle collezioni rese presto inadeguati i locali di via Faenza e nel 1880 il Museo Archeologico fu collocato nella sede attuale del Palazzo della Crocetta, edificato nel 1619-20 da G. Parigi come residenza di Maria Maddalena, sorella del Granduca Cosimo II de’ Medici.

La Chimera, il numero di inventario 1 del Museo Archeologico
La Chimera, il numero di inventario 1 del Museo Archeologico

Dal 1884, sotto la direzione di Luigi Adriano Milani, si dette inizio ad un nuovo allestimento del Museo. Mentre per le antiche collezioni si scelse di mantenere il criterio espositivo tipologico già utilizzato da Gian Francesco Gamurrini per il Museo di via Faenza, per i reperti provenienti dai nuovi scavi in Etruria fu seguito un criterio topografico, con la creazione del primo nucleo del Museo Topografico dell’Etruria nei locali al piano terreno del palazzo. Con Milani furono riunite nel Museo e nel giardino anche parte delle sculture antiche sparse nei giardini e nei palazzi fiorentini. Nel cortile del palazzo furono invece allestiti i resti dei monumenti romani venuti alla luce nel corso dei lavori di ristrutturazione effettuati nel centro di Firenze alla fine del XIX secolo. Le diciassette sale della nuova sezione del Museo Topografico furono inaugurate nel 1897, mentre il giardino fu aperto al pubblico nel 1902, con la ricostruzione di alcune tombe (in parte con materiali orginali e in parte copie) del territorio, allo scopo di per documentare i principali tipi architettonici usati dagli Etruschi.

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Il vaso François

Con la direzione di Antonio Minto fu guadagnato lo spazio espositivo del secondo piano del palazzo della Crocetta, che fino al 1925 aveva ospitato una raccolta di arazzi e stoffe antiche, utilizzandolo per l’esposizione delle collezioni ceramiche greche, etrusche e romane e delle terrecotte etrusche. Al secondo piano furono collocate anche la gipsoteca e la Regia Galleria della Pittura etrusca, con i facsimili delle pitture tombali eseguiti da Guido Gatti a partire dal 1899.

Nel 1942, a seguito dell’ampliamento del Museo Topografico, fu acquistata parte del Palazzo degli Innocenti, dove fu realizzato il nuovo ingresso dalla piazza SS. Annunziata.

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Il museo alluvionato nel 1966

Nel 1966 l’alluvione ha completamente cancellato l’allestimento del Museo Topografico, riducendo lo spazio del Museo Archeologico al solo palazzo della Crocetta, e soltanto nel 2006, con la celebrazione del quarantenario dell’alluvione, è stato restituito al Museo l’ingresso su piazza SS. Annunziata. Attualmente gli spazi al piano terreno, ristrutturati negli anni Ottanta, sono destinati ad allestimenti temporanei, mentre le antiche collezioni e e la sezione etrusca sono visitabili al primo e secondo piano del palazzo della Crocetta. Al primo piano ha sede anche la Sezione Egizia.

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10 pensieri su “MAF, sezione Etrusca e delle Antiche Collezioni

  1. Ciao!
    Un blog e articoli molto interessanti! Noi siamo una scuola linguistica che offre i corsi di lingua italiana per stranieri, ma anche i corsi di spagnolo e giapponese, e organizziamo molte attività extra-scolate, come per esempio la visita guidata a Galleria Degli Uffici, ma anche nello vostro splendido Museo Archeologico, perchè offriamo anche i corsi della storia, arte, etc.

    Ci chiamiamo la SCUOLA TOSCANA, situata in fronte di Basilica di Santa Croce – forse vi già ci conoscete! 🙂
    Vi invito che vediate la nostra pagina su internet e il blog della nostra scuola:
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    Cordiali saluti, 🙂
    Scuola Toscana

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  2. Ciao cari responsabili del straordinario Museo Archeologico Nazionale di Firenze,
    Sono uno studente al Master in storia romana ed etrusca all’università di Montréal. Lavoro sul mito di Olta / Volta descritto da Plinio il Vecchio nel libro II della sua Naturalis Historia. Ho letto in un articolo di Armando Cherici che il museo aveva un urna interessante per la mia ricerca, ma non riesco a trovare sul web un immagine di quest’ultima. Nell’articolo, è descritto come un urna in alabastro, con un mostro che sembra ad un lupo e che esce da un pozzo. Ci sono anche una Vanth con una torcia, un uomo che fa una libagione sulla testa del lupo ed un uomo che ritiene quest’ultimo con una catena. Se poteste mandarmi un immagine di questa urna, sarebbe molto apprezzato. L’unica rappresentazione che ho è un disegno da Brunn/Körte nell’articolo di Cherici.

    Grazie mille e buona giornata!
    Xavier B. Morency

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  3. Buongiorno da Castelnuovo val di Cecina, Pisa. Vorrei sapere se presso Voi, vi siano anfore, monete o mosaici venuti alla luce dagli scavi del complesso Sacro Termale di Sasso Pisano, frazione del nostro comune e come visualizzarli per richiamare l’attenzione sulle nostra dimenticata area archeologica. Grazie!

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  4. Buongiorno MAF! Vorrei sapere se esiste un catalogo delle antiche collezioni etrusche quando queste si trovavano presso il Cenacolo del Fuligno nel 1875. Grazie mille!

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