Questo post è dedicato alle collezioni archeologiche fiorentine “esuli” fuori dalle mura del MAF, ma che idealmente costituiscono un tutt’uno con gli inquilini del Palazzo della Crocetta…
La grande ampiezza e varietà delle collezioni del Museo Archeologico di Firenze, raccolte nel complesso del Palazzo degli Innocenti e Palazzo della Crocetta, tutto lascia pensare meno che manchi qualcosa della complessa eredità che il passato e le grandi famiglie che hanno governato la città hanno lasciato a Firenze. Eppure c’è una grande assente nelle sale piene di ceramica, ori e bronzi antichi: un’assente che poi è forse, ironicamente, anche la prima a balzare alla mente quando si pensa ad un museo di arte antica: la statuaria in marmo e in pietra!

Le sculture antiche, in realtà, non sono una lacuna nelle raccolte archeologiche del museo; semplicemente, la storia delle collezioni, degli allestimenti e i capricci dell’Arno hanno fatto sì che oggi esse siano distaccate dal resto dei reperti, conservate in parte nella Galleria degli Uffizi e in parte nel Museo di Villa Corsini a Castello, un piccolo gioiello non solo per ciò che contiene, ma anche per l’architettura dell’edificio e del giardino che lo completa.

Villa Corsini, sulle pendici delle colline che circondano Firenze, appartiene, con la Villa Reale, la Petraia (entrambe a Castello) e la Villa di Careggi, al circuito “cittadino” delle ville medicee di Firenze. Qui furono trasferite le sculture che l’Alluvione del ’66 aveva costretto a eliminare dall’allestimento interno al MAF. Dopo una prima sistemazione nel giardino del Palazzo della Crocetta (voluta da L. Adriano Milani agli inizi del XIX secolo), infatti, le sculture furono ricollocate all’interno del Palazzo degli Innocenti in occasione della creazione del Museo Topografico dell’Etruria, in parte a causa della riduzione degli spazi del giardino, in parte per garantirne una migliore conservazione. Sebbene l’allestimento en-plein-air fosse di grande suggestione e richiamasse quello degli antichi horti, i giardini delle ville dei patrizi romani, l’usura degli agenti atmosferici aveva infatti danneggiato i reperti.

Nel 1949 le sculture più importanti erano esposte nel salone al piano terreno del Palazzo degli Innocenti. Dopo il disastro dell’Alluvione, negli anni Ottanta, in occasione dei lavori per la ristrutturazione dell’ex museo topografico e per la creazione dei depositi del museo fu deciso il loro trasferimento (eccetto che per i due kouroi, ancora oggi esposti infatti nelle nostre sale) nei depositi della villa che era stata la dimora di Filippo Corsini, consigliere del Granduca Cosimo III, passata nel frattempo nelle proprietà dello Stato.

La villa, con la sua elegante facciata tardo barocca dall’inconfondibile colore rosato, finita di ristrutturare completamente nel 2010, si articola in un cortile, da cui si accede al Salone delle Feste, affacciato sul giardino, magnificamente affrescato e animato dalle sculture più significative della collezione, e in un primo piano, che ospita oggi l’allestimento dei reperti antichi provenienti dalla piana fiorentina e della città etrusca di Gonfienti.

Il Museo di Villa Corsini fa parte, come il MAF, del Polo Museale della Toscana; si trova in via della Petraia, 38 a Firenze, ed è visitabile gratuitamente, con visite accompagnate ad ogni ora, con il seguente orario:
Da aprile a settembre:
1°-3° venerdì e tutti i sabati di ogni mese dalle ore 14:00 alle ore 18:00
2^ e 4^ domenica di ogni mese dalle ore 9:00 alle ore 14:00
Da ottobre a marzo:
2^ e 4^ domenica di ogni mese dalle ore 9:00 alle ore 14:00
Poiché quest’anno la quarta domenica del mese, 25 dicembre 2016, coincide con il S. Natale, la Villa sarà aperta al pubblico la seconda e la terza domenica: 11 e 18 dicembre 2016.
Tel.: 055 450752
[…] Vi ricordiamo che il Museo di Villa Corsini è parte integrante delle collezioni archeologiche conservate al MAF. […]
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