Nell’ultima settimana di aprile la città di Firenze è tradizionalmente sede della Mostra Primaverile di Piante e Fiori promossa dalla Società Toscana di Orticultura, una manifestazione che ha la sua origine già alla metà del XIX secolo.
Un evento apparentemente slegato dal Museo Archeologico, ma intimamente connesso con il Palazzo della Crocetta e il suo giardino. Ancora prima che i vialetti di ghiaia e le sale dell’edificio divenissero la dimora di tombe e corredi etruschi, infatti, il Giardino Ameno costituiva semplicemente uno dei tanti giardini delle ville cittadine che venivano utilizzati per le esposizioni annuali di piante e fiori.

In particolare ebbe luogo nel giardino del museo la mostra tenuta dal 23 al 26 settembre 1852: articolata in tre sezioni, di Piante e fiori, Frutta e ortaggi e Mobili, istrumenti ed altri oggetti di giardinaggio, raccoglieva le esposizioni di diversi giardini storici e granducali, come Boboli, La Petraia, Castello, Poggio a Caiano e il Giardino dei Semplici. Si trattava della prima mostra dei Fiori.

Tra gli espositori erano poi appassionati esponenti di nobili famiglie fiorentine ma anche produttori e titolari di stabilimenti orticoli. Dai cataloghi originali si può ricavare la grandissima varietà di piante conosciute e coltivate nei giardini dell’epoca, di molto superiori a quelle presenti oggi. La mostra della Crocetta fu una sorta di banco di prova per decidere la possibilità di fondare la Società Toscana di Orticultura, e il suo successo fece sì che la Società vedesse la luce due anni dopo.

Nel 1860 la mostra fu nuovamente ospitata dal Giardino del MAF, e il successo crescente delle edizioni successive consentì poi alla Società l’acquisto di un terreno (l’attuale giardino dell’orticoltura) con duplice funzione di orto sperimentale e sede delle esposizioni, che dal 2000 sono tornate stabilmente ad esservi allestite.

Nell’edizione di questa primavera un pannello richiama l’edizione della mostra del 1860, la seconda nel Giardino della Crocetta; un sottile filo rosso che collega i luoghi e le strutture della città, ancora oggi vivi e restituiti al grande pubblico in occasioni ed eventi particolari.

Se il giardino oggi non apre più i cancelli agli espositori di piante, disvela comunque le sue fioriture e i suoi segreti (non solo archeologici) ai visitatori in occasione delle visite olfattive, di concerti e inaugurazioni. E dal momento che questi eventi hanno luogo prevalentemente in estate… stay tuned! 😉